interviste a scuola
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Intervista di Johanna Pitt
|
Megan
Torey è venuta nella nostra scuola media che si chiama Brockside, e ha parlato della scrittura alla nostra classe di terza, durante il corso di giornalismo. Quattro di noi hanno avuto la possibilità di intervistarla in seguito, come lavoro per la scuola.
Io ho deciso che volevo che la mia intervista fosse diversa perché quello che la gente vuole veramente sapere sulle persone famose è qualcosa sulla loro vita personale. In molti posti, infatti si possono leggere le cose per le quali sono diventate famose, ma non si riesce a mai a scoprire qualcosa di personale se non si ha l'occasione di incontrarle di persona, cosa che non accade alla maggior parte di noi.
Quindi, questa è la mia intervista personale con Torey Hayden.
MS: Com'eri da bambina?
TH: Sospetto di essere stata una bambina piuttosto difficile! Ero molto attiva, molto curiosa
e incline a buttarmi in qualsiasi cosa per vedere com'era. Mi piaceva anche essere diversa, quindi
non avevo paura di fare figuracce. Mi piaceva anche stare molto da sola perché aveva una straordinaria
vita di fantasia.
MS JP ^
MS: Eri una brava studentessa?
TH: Ero OK. La scuola era facile per me, ma non ero molto interessata. Mio nonno, nella
speranza che io mi concentrassi di più, quando avevo nove anni mi promise un paio di pattini da
ghiaccio nuovi se io avessi portato a casa una pagella con tutti A. in realtà non ci sono veramente
riuscita fino all'anno in cui ho terminato il mio Master (e no, lui non ha mantenuto la promessa!).
MS JP ^
MS: Leggevi molto da bambina?
TH: Stranamente dato il mio lavoro di oggi, no. Credo che questo fosse dovuto al fatto
che ero una bambina molto attiva. Non ho dubbi che per gli standard odierni sarei stata definita
un soggetto iperattivo. Trovavo molto difficile restare seduta a concentrami molto a lungo su qualcosa
come la lettura. Ho sempre letto con grande facilità, ma ho imparato ad amare la lettura solo verso
i vent'anni..
MS JP ^
MS: Ma comunque, avevi un libro preferito da bambina?
MS: Qual era la tua materia preferita a scuola?
TH: Non mi ricordo che ci fossero materie che amavo più di altre. Era forse la combinazione
di un insegnante stimolante e di una materia stimolante che avevano un fascino su di me, quindi
variavano di anno in anno. In terza media era il latino perché avevo un insegnante stimolante e
mi sono divertita moltissimo. Ma l'anno dopo il latino non mi piaceva per nulla. Quell'anno era
una noia.
MS JP ^
MS: Eri brava in inglese?
TH: Sì, ero brava in inglese, ma la cosa non mi interessava molto. Ho passato tutto il
tempo a cercare di prendere dei bei voti senza leggere veramente i libri! In quel senso, temo di
essere stata una terribile spaccona. Non molto tempo fa ho incontrato uno dei miei vecchi professori
di inglese e gli ho chiesto scusa perché adesso provo imbarazzo per come mi comportavo allora.
MS JP ^
MS: Avevi un soprannome quando andavi a scuola?
TH: Non esattamente. Il mio primo vero nome è Victoria, quindi da piccola mi chiamavano
Vicki. Ho odiato quel nomignolo fin dall'inizio. Non ero "io". Inoltre era un nome molto comune
e un anno nella nostra sola classe eravamo in cinque a chiamarci così. Poiché io ero l'unica il
cui nome intero era Victoria, cominciai a usare Torey verso i dieci anni, ricordo di avere provato
differenti modi di scriverlo prima di stabilirmi sulla versione attuale!
MS JP ^
MS: Ti stuzzicavano o hai subito atti di bullismo a scuola?
MS: Chi è l'insegnante di cui ti ricordi maggiormente?
TH: Ho avuto molti insegnanti memorabili, non sempre per le ragioni migliori! Ma penso
che direi Anne Arnold, una professoressa di inglese della Montana State University/Billings. Dato
che io non amavo particolarmente l'inglese, ma dovevo fare due esami di inglese per ottenere il
diploma in arti liberali, ho deciso di sceglierne uno estivo a Billings perché pensavo che sarebbe
stato facile. Anne Arnold quell'estate aveva quasi sessant'anni.
Aveva i capelli grigi corti che le stavano in testa come una sorta di elmetto dell'esercito prussiano.
Portava gli occhiali con una di quelle montature nere pesanti, stile anni '50, aveva il gesso su
una gamba e camminava con un bastone che usava regolarmente per picchiarlo forte sui banchi. E diceva
parolacce. Come un marinaio. Il che era decisamente sorprendente per una vecchia professoressa a
quei tempi. E quando entrò in aula il primo giorno ci disse subito che nessuno aveva mai preso un
A nel suo esame e che se non avessimo gradito il suo stile di insegnamento, era meglio che ce ne
andassimo subito. Una vera provocazione per me. Poiché aveva detto che nessuno aveva mai preso A,
io ero decisa a dimostrarle che si sbagliava. Quindi ho scritto le tesine necessarie con tutte le
capacità che avevo e in effetti ho preso A. Ma Anne Arnold non permise che questa si trasformasse
in una lotta di potere tra me e lei, il che credo fosse la cosa che mi era piaciuto fare con gli
altri professori. Invece, mi chiamò un giorno nel suo studio e mi disse che io sapevo davvero scrivere
bene e avevo forse pensato di farmene qualcosa? è stata la prima persona che mi abbia mai detto
una cosa del genere e dal quel momento in poi, lei è stata una delle mie più grandi sostenitrici.
Ho sempre provato un'enorme gratitudine per il ruolo di Anne nella mia vita. è diventata un importante
mentore che negli anni mi ha aiutato a sviluppare il mio modo di scrivere fino alla sua morte tre
anni fa.
MS JP ^
MS: Se non fossi diventata insegnante e scrittrice, che lavoro ti sarebbe piaciuto fare?
TH: Avrei voluto essere un astrofisico o un cosmologo. Al mio insegnante di fisica probabilmente
cadrebbe la mascella se mi sentisse dire una cosa del genere, perché in fisica non facevo davvero
nulla. Ma in realtà era abbastanza brava e ho continuato a studiare fisica al college e crescendo
ho scoperto che questi erano i tipi di libri che amavo leggere. Per rispondere alla domanda di prima
sulle materie che mi piacevano, una cosa che ho sempre trovato affascinante in tutte le forme erano
le scienze. Ma bada bene, non al punto che in classe mi comportavo bene e nemmeno da indurmi a fare
i compiti! Ma una volta superata la mia fastidiosissima fase adolescenziale, queste erano materie
che mi piacevano molto.
MS JP ^
MS: Qual è la tua più grande paura ?
TH: Mmmm. Difficile. Ci sono molti modi per interpretare questa domanda.
Letteralmente? Per me, personalmente?
Morire, suppongo. La morte non mi fa particolarmente paura, ma l'idea di morire non mi esalta.
A livello più esoterico, ho paura di perdere le cose che amo, siano familiari o animali domestici
o beni immateriali, come la libertà, ma sto lavorando su questa paura. Non penso che sia una buona
cosa avercela.
MS JP ^
MS: Chi è la persona che ti ha ispirato maggiormente?
TH: Mmmm. Oddio. Un'altra domanda difficile.
Come ho detto prima, ero una bambina molto contenuta e quindi non guardavo molto gli altri alla
ricerca di ispirazione. Se devo proprio essere molto onesta, direi un personaggio di fantasia che
avevo creato a quattro anni e che mi ha ispirato a cercare di fare quasi tutto quello che perseguivo
nell'infanzia e nell'adolescenza. Questo ha in gran parte formato la personalità che ho sviluppato
nell'età adulta. Adesso penso a quel personaggio come la mia "madrina fatata" perché senza di lei
non sarei mai diventata ciò che sono oggi. Certamente non rispetto allo scrivere, perché è stato
per registrare quel mondo che cominciai a scrivere. Quindi posso dire che lei mi abbia ispirato.
Comunque sono anche stata fortunata ad avere parecchi mentori nella mia vita, persone che hanno
riconosciuto talenti in me che io non avevo sempre riconosciuto e che mi hanno guidato a diventare
una persona migliore.
Ho un debito speciale verso un uomo di nome Roy Aichele di Walla Walla, Washington. è lui che mi
ha introdotto nel mondo dell'istruzione speciale, una carriera che non avrei mai neppure preso in
considerazione altrimenti, dato che stavo progettando di fare la biologa! inoltre mi ha dato grandi
incoraggiamenti e la libertà di sviluppare le mie capacità in un momento in cui ero molto giovane
e priva di esperienza e io gli sono incredibilmente grata.
MS JP
^
MS: Chi è il tuo eroe?
MS: Qual è la caratteristica che ti piace di più negli altri?
MS: Dimmi tre cose che la maggior parte delle persone sarebbero stupite di sapere su Torey Hayden.
TH: Hmm. Hmmm! Diventerai una giornalista molto in gamba da grande!
Bene, eccone una: so leggere e scrivere allo specchio. Sono in grado di leggere all'indietro
o al contrario quasi con la stessa velocità che nel modo normale. La maggior parte della gente probabilmente
non lo sa ed è probabile che molti continuino a vivere bene lo stesso anche senza saperlo!
Due: sono una "Trekkie". Mi sono fatta prendere da "Star Trek" l'anno in cui insegnavo a Sheila
e da allora sono rimasta una fan. Ho persino un libro con tutti gli episodi e tre foto con autografo!
E tre: Sono una "fanatica della tecnologia" e posso diventare veramente pesante al riguardo.
Mi occupo moltissimo di computer. Sono in grado di costruirli. Al momento ne ho due a casa, uno
con un chip Xeon con cui faccio grafica e un Athlon. Questi nomi saranno significativi solo per
altri fanatici come me. E spesso riparo per divertimento i computer degli amici, il che infastidisce
enormemente mia figlia. Possiamo anche andare a 10.000 chilometri da casa in vacanza e lei finirà
per passare il suo tempo a leggere perché io ho la testa infilata nel computer di qualcuno.
MS JP ^
parte seconda.
Intervista di Megan Stone |
Intervista di Johanna Pitt's
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Johanna, come Megan, ha pensato che solo le notizie personali sono interessanti, Ha voluto sapere cose ancora più strane. |
JP: Quanto sei alta?
JP: Qual è il tuo cibo preferito?
JP: Quali programmi TV ti piacciono ?
TH: Non guardo molto la TV. Il tempo libero che ho di solito lo passo al computer, visto
che vado matta per i giochi. Al momento il solo programma che guardo tutte le settimane è "Star
Trek: Voyager". E ho un debole per "Buffy, la Cacciatrice di Vampiri". La sceneggiatura è molto
buona. Mi piacciono i dialoghi. Inoltre piace anche a Sheena, quindi di solito lo guardo con lei.
MS JP ^
JP: Qual è il tuo film preferito?
JP: Chi è il tuo attore preferito?
JP: E la tua attrice preferita?
TH: Le mie preferenze variano da un film all'altro. Quando guardo i film, quelli che
preferisco sono quelli divertenti, davvero rilassanti, nei quali non si deve pensare. Quindi forse
sarò molto onesta su questo punto e invece di citare qualche eccellente attrice drammatica, dirò
Julia Roberts, perché di solito mi sento bene quando esco dopo aver visto le sue cose.
MS JP ^
JP: Ti piacciono i film Horrror?
JP: Che tipo di musica preferisci?
TH: Sono una persona da musica classica. Ho cominciato ad amare l'opera quando mia figlia,
che allora aveva sette anni sviluppò un'ossessione per l'opera e da allora mi è sempre piaciuta
(anche se lei adesso ha gusti più normali da adolescente!) Confesserò anche una passione segreta
per la musica country che è quella con la quale sono cresciuta nel Montana. Ho cercato davvero di
farmi piacere il rock, ma proprio non ci sono riuscita. Anche da ragazzina mi annoiava.
MS JP ^
JP: Qual è il tuo brano musicale preferito?
JP: Chi è il tuo artista musicale preferito?
JP: Qual è il tuo profumo preferito?
JP: Qual è il tuo colore preferito?
JP: Hai degli animali domestici?
JP: Qual è il miglior sentimento che tu abbia mai provato ?
JP: Qual è secondo te il peggior sentimento al mondo?
JP: Parli altre lingue oltre all'inglese?
JP: Vai molto in Internet?
TH: Sì, quasi tutti i giorni. Non vado nelle chat room e cose del genere, ma mi piacciono
alcuni siti che sono stati creati. Ed essendo una fanatica dell'informatica, sono nel mio elemento,
particolarmente nei siti di scienze. Do fastidio a tutti in famiglia con tutti le informazioncine
che ho raccolto.
MS JP ^
JP: Ti guardi in Internet?
JP: Quale libro ti è piaciuto di più scrivere?
TH: Il mio ultimo romanzo, IL GATTO MECCANICO. Ho avuto la possibilità di esplorare molti
problemi di cui volevo scrivere e di creare alcuni personaggi divertenti. Il problema dei libri
che non siano romanzi è che la trama, i personaggi, ecc. sono tutti stabiliti e quindi non c'è bisogno
di usare molta creatività.
MS JP ^
JP: Qual è il tuo autore preferito ?
TH: Domanda difficile. Ce ne sono milioni. Anche se non leggevo alle superiori, sono maturata
molto da allora e adesso sono una lettrice vorace, probabilmente in egual misura di romanzi e non.
Per la narrativa amo particolarmente Thomas Mann, Russel Hoban, Toni Morrison e Gabriel Garcia Marquez.
La mia autrice preferita in assoluto non di narrativa è Loren Eiseley.
MS JP ^
JP: Qual è stato l'ultimo buon libro che hai letto?
JP: Qual è la tua citazione preferita?